Uno dei requisiti principali previsti dalla normativa è la qualità microbiologica dei prodotti cosmetici

I requisiti microbiologici garantiscono infatti un lato importante e imprescindibile della sicurezza dei prodotti cosmetici.

L’importante conservazione dei cosmetici

Generalmente, l’efficacia e la stabilità di un prodotto cosmetico possono essere influenzati negativamente sia dalla presenza di microrganismi che dall’esposizione all’ossigeno atmosferico.

Per prevenire questi effetti, i formulatori hanno a disposizione rispettivamente due categorie di sostanze: i conservanti antimicrobici e gli antiossidanti.

I conservanti vengono scelti in funzione della tipologia e delle caratteristiche della formulazione.

Spesso vengono utilizzati in combinazione, in quanto, agiscono su diversi bersagli cellullari attraverso meccanismi sinergici in funzione della loro struttura chimica e della reattività dei gruppi funzionali.

Un sistema conservante risulta efficace quando protegge il prodotto dalla contaminazione sia nella confezione originale chiusa fino all’uso, sia in un contenitore aperto per tutta la durata dell’uso.

Per scegliere un conservante da inserire in una formulazione è necessario tener conto dei seguenti fattori: il periodo di utilizzo, il numero di applicazioni, nonché il numero di possibilità di contaminazione che si possono verificare.

Tipologie di contaminazione

La contaminazione può essere classificata come:

  • Primaria: può svilupparsi durante il processo produttivo;
  • Secondaria: può presentarsi per un errato utilizzo da parte del consumatore.

Le modalità di contaminazione più diffuse riguardano la:

  1. Contaminazione della materia prima (contaminazione primaria)
  2. Contaminazione del prodotto durante il processo produttivoo durante il confezionamento (contaminazione primaria);
  3. Contaminazione del prodotto a causa di un’errata conservazione del prodotto (contaminazione secondaria);
  4. Contaminazione per utilizzo errato dell’utilizzatore (contaminazione secondaria).

Le conseguenze di una contaminazione sono diverse e sono correlate alla tipologia di contaminazione:

  • Rischio di un deterioramento del prodotto: si manifesta attraverso un cambiamento nel pH e nell’aspetto del prodotto in termini di: colore, odore e viscosità. Ciò accade se la contaminazione è primaria;
  • Rischio di salute dell’utilizzatore: avviene principalmente a causa di una contaminazione secondaria. Il grado di rischio è correlato al tipo e al numero di microrganismi che si sviluppano, al sito di applicazione e infine al tipo di utilizzatore (neonati, persone fragili).

Normative a confronto per la conservazione dei cosmetici: Europa, Stati Uniti e Giappone

Da un punto di vista normativo i limiti microbiologici ammessi in un prodotto cosmetico si differenziano in funzione dello Stato di riferimento.

Prendendo come esempio i 3 principali mercati cosmetici, (USA, Giappone e Unione Europea) si notano delle differenze:

Negli Stati Uniti, la FDA (Food and Drug Administration), rappresenta l’agenzia principale per la regolamentazione e commercializzazione dei prodotti cosmetici. Poiché la FDA non specifica i livelli di accettabilità, l’industria cosmetica utilizza le linee guida del Personal Care Products Council (PCPC) ex (CTFA) per quanto riguarda il livello di contaminazione microbica e l’assenza di agenti patogeni:

  • per la zona occhi e i prodotti per bambini, non deve essere superiore a 500 unità formanti colonie (CFU)/g;
  • per tutti gli altri prodotti, non deve essere superiore a 1000 CFU/g.

In Giappone invece, i cosmetici sono regolamentati dal Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare (MHLW). I criteri affinché un prodotto sia approvato da un punto di vista microbiologico sono essenzialmente due:

  • Il numero totale di microrganismi aerobi nei prodotti per uso oromucosale, gengivale, cutaneo e nasale non deve essere superiore a 10² CFU/g o CFU/mL;
  • Il numero totale combinato di lieviti/muffe non deve essere superiore a 10¹ CFU/g o CFU/mLin assenza di Staphylococcus aureus e Pseudomonas aeruginosa in 1 g o 1 mL di prodotto.

Nell’Unione Europea (UE), i limiti di contaminazione microbica da rispettare nei prodotti cosmetici sono contenute nella linea guida del SCCS.

Più nello specifico vengono evidenziate due categorie di prodotti cosmetici:

  • Categoria 1: prodotti specificamente destinati ai bambini al di sotto dei tre anni, da utilizzare nella zona degli occhi e sulle membrane mucose;
  • Categoria 2: altri prodotti.

Considerando tutti gli aspetti dello sviluppo di un prodotto, si evince che sono numerose le cause che possono portare alla contaminazione.

 

Prodotti cosmetici sicuri, qualità microbiologica
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